Rinomanometria

La rinomanometria è un esame funzionale strumentale che permette di misurare la possibile riduzione del flusso dell’aria all’interno delle cavità nasali.

L’ostruzione respiratoria nasale è un sintomo molto frequente nella pratica rinologica. La sensazione di ostruzione respiratoria nasale può essere diversa tra i pazienti in quanto cambia a seconda della percezione del paziente.

È necessario effettuare la rinomanometria per diagnosticare questi sintomi (naso chiuso, difficoltà respiratoria).

Si tratta di un test di breve durata, non invasivo e non rischioso in grado di rilevare le pressioni e i flussi che la corrente aerea presenta nel passaggio all’interno delle cavità nasali e calcolando le resistenze nasali (ovvero gli ostacoli che l’aria incontra nel suo passaggio all’interno del naso).

All’inizio del trattamento è importante raccogliere un’anamnesi (storia del paziente, familiarità ed eventuali allergie distinguendo tra le stagionali e le perenni).

È fondamentale sapere se l’ostruzione è:

  • intermittente o continua;
  • acuita o ridotta con determinate posizioni del corpo (supina);
  • monolaterale o bilaterale;
  • costituita da fattori in grado di migliorare o peggiorare l’insorgenza di naso chiuso.

È importante effettuare un esame obiettivo del paziente per poter studiare l’anatomia delle strutture che entrano a far parte delle cavità nasali ricercando la presenza di:

  • ipertrofia dei turbinati;
  • reversione settale;
  • poliposi nasale;
  • altre anomalie congenite (es. atresia coanale).

Lo studio radiologico completa l’esame obiettivo. In Casa di Cura Piacenza è possibile effettuare uno studio della Tomografia Computerizzata (TC) che consentirà di rilevare condizioni non perfettamente visibili ad occhio nudo (es. conca bullosa).
Inoltre è possibile effettuare uno studio attraverso la risonanza magnetica, eventualmente con mezzo di contrasto, in modo da rilevare la presenza di masse o neoformazioni che possono determinare un quadro di ostruzioni respiratoria.

La rinomanometria può essere di tipo anteriore e posteriore.

La rinomanometria anteriore, ovvero la più utilizzata, vede il paziente generalmente disposto in posizione seduta respirare alternativamente, chiudendo una delle due narici all’interno di una mascherina accostata al volto a bocca chiusa, dove il flusso viene registrato da un sensore che si trova all’interno della mascherina e i dati, riportati su un grafico, mostrano i flussi e le pressioni delle resistenze nasali sotto forma di curve che si incrociano. Queste ultime evidenziano la qualità della respirazione nasale e il livello di ostruzione nasale da parte del paziente.

Attraverso diverse misurazioni (manovre posturali, utilizzo di decongestionanti nasali) sarà possibile risalire alla causa determinante la sensazione di naso chiuso del paziente.

La rinomanometria può evidenziare la presenza di patologie, quali:

  • ipertrofia dei turbinati;
  • deviazione del setto nasale;
  • ostruzioni nasali;
  • polipi;
  • infiammazione della mucosa;
  • rinite idiopatica.

Se la deviazione settale, osservata durante l’esame obiettivo, non cambia dopo l’utilizzo di decongestionanti nasali si può intervenire sulla causa della ostruzione respiratoria rendendola risolvibile soltanto mediante l’intervento chirurgico.

La rinomanometria può essere un test da effettuare nel post-operatorio (es. settoplastica, decongestione dei turbinati) consentendo al paziente di misurare il proprio miglioramento della respirazione.

Si può considerare come completamento degli altri esami nell’ambito della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno contribuendo all’iter diagnostico terapeutico.

PREPARAZIONE PER IL PAZIENTE

È altamente consigliato al paziente portare con sé durante la visita con lo specialista tutti gli esami di routine effettuati su richiesta del proprio medico curante (esame del sangue, esame delle urine, etc.) e una nota del nome degli eventuali farmaci assunti quotidianamente o nell’ultimo periodo. Non vi è una particolare preparazione per il paziente prima di sottoporsi all’esame, ma si consiglia di eseguire la rinomanometria seguendo come accorgimento l’interruzione, almeno una settimana prima, dell’utilizzo di farmaci che possono alterare i risultati finali degli esami.

Medici

Dott.ssa Vittoria Di Rubbo

Dott.ssa Vittoria Di Rubbo

Otorinolaringoiatria, Otologia, Chirurgia della Base Cranica
Prof. Mario Sanna

Prof. Mario Sanna

Otorinolaringoiatria, Otologia, Neurotologia, Chirurgia della Base Cranica

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